secondo intensissimo giorno a Istanbul. Eravamo partite benissimo (io non ero convinta) con l’idea di utilizzare la metropolitana, ma poi, una volta raggiunta l’acqua del Bosforo, abbiamo optato per il taxi. Direzione Gran Bazar, dove abbiamo trascorso diverse ore tra bigiotteria, sciarpe, borse e asciugamani in cotone.
 |
io a Besiktas. Gonna Zara, t-shirt Helmut Lang, sandali Alaia, sciarpa Chan Luu |
 |
sulle rive del Bosforo |
 |
una delle porte d’ingresso del Gran Bazar |
 |
la fontana di marmo al Gran Bazar |
 |
la danza dei Dervisci |
 |
Antonella al Gran Bazar |
 |
il the turco |
Sosta per un te turco, da Ambrosia, di fianco al più famoso Fes Cafè, dentro al Gran Bazar e poi via verso la Moschea Blu.
 |
il lustra-scarpe |
 |
le caramelle |
 |
il rito dell’ abluzione |
 |
Sultanahmet Camii, la Moschea Blu |
 |
protetta dal velo e dal telo |
Nonostante la sorpresa di scoprire come è realmente una moschea, sono rimasta un po’ delusa. Mi aspettavo del blu intenso e non ho trovato un gran fascino.
Quello che, invece, ho trovato assolutamente da non perdere (anche se la guida le riservava solamente un trafiletto) è la Cisterna Basilica. Uno spazio sotterraneo buio in cui dominano infinite colonne dolcemente illuminate. Affascinante.
 |
la Cisterna Basilica |
 |
il Faros Restaurant |
 |
il Bazar delle Spezie |
 |
il the |
 |
la Torre di Galata |
Alla sera cena da Kosebasi, a Nisantasi, cucina turca in un bell’ambiente moderno.
Like this:
Like Loading...
Related