purtroppo dal terzo giorno ha piovuto. Non è una città facile da girare quando piove, perchè è quasi tutto all’aperto. E non ho neanche potuto tenere il Gran Bazar in caso di pioggia, perchè di domenica è chiuso. Così, armate di impermeabile e ombrello, prestissimo, siamo arrivate ad Ayasofya, Santa Sofia. Un tempo basilica, poi moschea e, infine, museo.
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la biblioteca |
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la cupola alta 56m con un diametro di 31m |
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i mosaici |
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singing in the rain |
Da lì, rientro passando per la fiabesca Sogukcesme Sokagi, Via della Fonte Fredda, per arrivare al Palazzo di Topkapi, un tempo residenza dei sultani ottomani.
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i konak, le casette in legno del XVIII sec. di Via della Fonte Fredda |
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il Palazzo di Topkapi |
Ancora sconosciuto ai più (nessuno sa darti indicazioni e così ho dovuto googlarlo) il Modern Museum. Costruito sui vecchi magazzini di Karakoy e affacciato sul Bosforo è ricco di arte moderna e installazioni di artisti in prevalenza turchi.
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jeans Current Elliott, sneakers Adidas, giubbino Moncler, camicia Acne, sciarpa Chan Luu |
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la vista dal Modern Museum |
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il ponte sul Bosforo |
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il Ristorante del Modern Museum |
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pienissimo! |
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pranzo veloce nella “gastronomia” Namli a Karakoy |
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e poi un dolce alla nota Pasticceria Gulluoglu (di fianco) del 1820 |
Nel pomeriggio visita alla Suleymaniye Camii, la più grande moschea della città, dove si stava svolgendo il momento della preghiera.
Altra giornata pienissima e faticosa. Per rilassarci ci siamo fermate all’Hammam Cemberlitas del 1584, uno dei più storici e belli della città. Peccato per il grande affollamento, diversamente sarebbe stata un’esperienza incredibile!
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