tutti gli anni a settembre, nel deserto di Black Rock, nel Nevada, si svolge Burning Man.
Cercare di spiegare di cosa si tratta a qualcuno che non c’è mai stato è “come spiegare a un cieco com’è un determinato colore” spiegano nel sito. E’ un’impresa impossibile.
Burning Man non è un concerto, non è un evento, per capire cos’è è necessario andarci.
Partito da un piccolo paesino vicino a San Francisco, è diventato ora un evento da più di 48000 persone che insieme sperimentano una vita comunitaria diversa dall’ordinario.
Non ci sono regole di comportamento e un mese dopo la fine dell’evento non rimarranno tracce, in quel punto di deserto chiamato playa, del passaggio di questa città che per una settimana verrà guardata da tutto il Paese.
La pre-vendita è già finita. Ora bisogna partecipare alla seconda lotteria del mese di gennaio. Gli ultimi biglietti saranno estratti a marzo.
A Burning Man si esprime se stessi, con i travestimenti, le sculture, l’arte in ogni forma. A Black Rock bisogna portare tutto il necessario per vivere, per vestirsi o per aiutare gli altri. Lì c’è ancora il baratto, i soldi non sono necessari. Più di duemila volontari, ogni anno, aiutano prima, durante e dopo per sostenere il progetto. A Burning Man vedi di tutto. Ricco, povero, jet privati e biciclette. E’ un grosso esperimento, qualcosa di impressionante. Tema del 2012: la fertilità.
Da vedere prima che diventi troppo commerciale.